CASA DEGLI ARTISTI GALLERIA ELETTRA

Tipologia: casa di collezionista

“E che cosa se non il Paesaggio, la Bellezza, la Cultura, le nostre materie prime italiane, possiamo offrire? Ridimensionate le attività industriali si fanno avanti le occasioni immateriali, leggere, ma dense di significato e di emozioni.”
Andreina De Tomassi

Una casa operaia all’interno della riserva naturale della Gola del Furlo e la valorizzazione dell’arte e della natura sono gli elementi alla base del progetto della giornalista Andreina De Tomassi e dello scultore Antonio Sorace che qui abitano.

La casa, poco lontana dal piccolo borgo di Sant’Anna del Furlo, nel comune di Fossombrone, era da anni inutilizzata dalla società elettrica Enel che ne era proprietaria e che, ad un certo punto, decise di metterla in vendita.

La De Tomassi e Sorace parteciparono all’asta aggiudicandosi l’immobile e il terreno circostante. Dopo sette anni di ristrutturazione, nel 2010 venne inaugurata la “Casa degli Artisti”, un’associazione culturale in cui la salvaguardia della biodiversità e la difesa dell’arte sostenibile sono i due punti principali nello statuto.

Il luogo viene definito anche “residenza creativa” dove si svolgono corsi, attività teatrali, presentazioni di libri. Ma il progetto principale è quello di costruire un “parco-museo” di arte contemporanea dove l’arte e il paesaggio siano in simbiosi tra loro.

Al centro di questo parco è la grande casa di mille metri quadrati che si trova a poche centinaia di metri rispetto alla diga sul fiume Candigliano.

Due erano le case costruite agli inizi del Novecento per il cantiere della diga: la più piccola riservata prima all’ingegnere che la progettò e in seguito al capo cantiere; la più grande, quella acquistata all’asta, era invece riservata agli operai che, generazione dopo generazione, vi hanno abitato dal 1919 con le loro famiglie per lavorare nella centrale idroelettrica attiva fino agli anni novanta del Novecento quando, la nuova centrale automatizzata non richiedeva più l’impiego della forza operaia.

La De Tomassi afferma che: “questo si può considerare un vero e proprio ‘Villaggio Operaio’ autoctono in cui i sei appartamenti della casa erano abitati da nuclei numerosi”.

Oggi la Casa degli Artisti ospita durante l’anno scultori, poeti, musicisti, attori: una sorta di arcadia popolare fruibile a tutti. Un progetto che si concretizza anno dopo anno in una serie di iniziative culturali tra cui spicca la manifestazione “Land Art al Furlo”.

Nel 2018 cinque stanze della casa sono state aperte e ospitano la Galleria Elettra, nome che richiama la vecchia presenza degli operai Enel. Gli spazi accolgono mostre temporanee e altre iniziative culturali nella sala conferenze.