Nel corso del tempo si è sempre più andata delineando la consapevolezza che la definizione di “casa museo” costituisse un “mondo a parte” nell’ambito del panorama museale e che richiedesse quindi una trattazione specifica.
Nel 1998, all’interno dell’ICOM (International Council of Museums), l’organizzazione non governativa legata all’UNESCO, è stato costituito un comitato specifico che si occupa di case museo: il DEMHIST, Comitato Internazionale Dimore Storiche Museo, il cui nome deriva da “Historic House Museums / Demeures historiques-musées / Residencias Historicas-Museo” sintetizzato con l’acronimo DEMHIST dalla versione francese.
Viene così riconosciuta la specificità delle case museo e, come fa notare Rosanna Pavoni, una delle maggiori studiose italiane del settore, viene riconosciuta “una propria identità non sovrapponibile ad altre tipologie di musei; una specifica, propria capacità di comunicare e raccontare storie, di educare; una propria, specifica museologia e museografia nell’affrontare gli ambiti in cui si esplicitano le attività e i servizi di un museo”.
Un lavoro importante del DEMHIST è stato quello di arrivare a delineare una categorizzazione delle case museo tenendo conto delle specificità di ogni singolo edificio.