Le case museo, una particolare tipologia museale

Abitazioni private che si sono trasformate nel tempo assumendo l’identità di veri e propri musei, luogo di trasmissione di cultura per la collettività

di Claudio Vagnini

Quella delle case museo è una particolare realtà museale costituita da abitazioni private che si sono trasformate nel tempo assumendo l’identità di veri e propri musei grazie alla volontà degli abitanti stessi della casa, dei loro eredi o delle comunità. Dalla umile casa contadina al palazzo nobiliare, queste realtà sono diventate luogo di trasmissione di cultura per la collettività.

In questi luoghi, anche gli arredi e gli oggetti di uso quotidiano sono parte di un percorso espositivo al pari delle opere d’arte. Gli oggetti, in particolare, hanno una potenza incredibile nel trattenere la memoria del tempo e restituirla nel presente: sono forse la parte più interessante che ci “parla” durante la visita di una casa museo, ad essi è affidato il ruolo di narratori di storie originali e sempre diverse.

La tipologia delle case museo affonda le sue origini nella tradizione del collezionismo rinascimentale e nelle cosiddette “camere delle meraviglie”, le Wunderkammer della seconda metà del XVI secolo. Ma sarà la cultura romantica dell’Ottocento, con la nascita della borghesia e il collezionismo di opere d’arte e di oggetti di artigianato, che ispirerà quella sorta di “casa delle meraviglie” aperta al pubblico e documentata da noti esempi come la casa londinese di Sir John Soane, le dimore milanesi di Giangiacomo Poldi Pezzoli e dei fratelli Bagatti Valsecchi o, oltreoceano, il sontuoso palazzo di Isabella Stewart Gardner. 

Non è semplice dare una definizione unica di cosa si intenda oggi per casa museo perché spesso sotto questa denominazione vengono comprese diverse realtà, a volte anche divergenti. 

Negli ultimi anni si è infatti evoluto il concetto secondo cui la casa museo sia una tipologia museale omogenea riconducibile quasi esclusivamente alla sola casa del collezionista o dell’artista così come l’abbiamo vista nascere nell’Ottocento. Il panorama museale delinea invece una realtà complessa a cui la comunità scientifica ha cercato di dare un ordine discutendo su una classificazione entro cui collocare gruppi omogenei di case museo.

Ciò è avvenuto grazie all’oltre ventennale percorso del DEMHIST che ha portato ad una riflessione sulla tipologia delle case museo e alla conseguente codificazione in sottotipologie legate alle caratteristiche principali e alla narrazione specifica di ciascuna di esse.

Ogni abitazione ha caratteristiche uniche che la differenziano dalle altre ma anche dai grandi musei sempre più affollati. Perciò la casa museo, in questo momento storico, potrebbe delinearsi come un possibile modello di museo per il futuro, lontano dalle “multinazionali dei musei”, come li definisce Alessandra Mottola Molfino, in cui tutto tende ad essere spettacolarizzato.

ARTICOLI DI APPROFONDIMENTO:

– DEMHIST, un comitato internazionale per le case museo
– Case museo: la classificazione del DEMHIST
– Le Case museo marchigiane
– Terremoto del 2016, ferita aperta sul patrimonio culturale delle Marche
– Il logo delle case museo marchigiane
– Un sito web  per le case museo delle Marche

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